IN PRINCIPIO ERA LA TENEBRA
In principio Iddio creò il cielo e la terra
la terra era informe e vuota
la tenebra ricopriva l’abisso
e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
( Genesi , 1-2 )
In tutte le antiche cosmogonie il buio e l’acqua sono elementi primordiali associati alla creazione del mondo.
Anche la nostra vita, prima di “venire alla luce”, si è sviluppata nel buio caldo e avvolgente del ventre materno.
L’ESPERIENZA DEL BUIO TOTALE
Basterebbe questo per consigliare di iniziare il percorso sulla luce a partire dalla esperienza del buio: il buio relativo di un’aula oscurata o quello ben più oscuro e suggestivo di una grotta o una cantina.
Qui a Fermo il luogo ideale per questa esperienza potrebbe essere quello delle Cisterne Romane, dove il buio e l’acqua acquisterebbero un valore simbolico particolarmente intenso.
Tenere una classe al buio può sembrare azzardato. I ragazzi sono imprevedibili e i bambini piccoli possono averne paura.
Le esperienze realizzate, tuttavia, hanno permesso di scoprire una “visione” del buio alquanto diversa da quella alimentata da tanti racconti e stereotipi.
In alcuni Centri di Educazione Ambientale i ragazzi possono fare l’esperienza del buio passando la notte in un bosco .
L’Unione Italiana Ciechi da tempo organizza le cosiddette “Cene al buio” dove gli invitati consumano il pasto nel buio più completo, facendo una esperienza nuova dei sapori del cibo e della conversazione con i commensali. Nella sede milanese dell’Istituto dei ciechi (via Vivaio, 7) è allestita una mostra-itinerario intitolata Dialogo nel buio che i visitatori percorrono al buio, accompagnati da una guida non vedente: i diversi ambienti riproducono contesti urbani e naturali, che non vengono svelati, ma che si possono riconoscere ed esplorare senza l’aiuto della vista ma ‘solo’ con gli altri sensi e la guida rassicurante di un accompagnatore non vedente. La visita si conclude nell’ambiente rilassato di un bar (rigorosamente al buio) dove i partecipanti, bevendo un drink o un cappuccino (preparato da baristi non vedenti) scambiano le proprie impressioni sull’esperienza fatta.
Nelle Marche abbiamo una struttura museale unica al mondo, il Museo Tattile Omero, in cui è possibile fare l’esperienza tattile delle opere d’arte più famose riprodotte in calco.
Nell’aprile 2014 siamo venuti a conoscenza di un’esperienza molto bella, Blind Date – Concert in the Dark, che Cesare Picco, compositore e pianista , conduce a partire dal 2009, improvvisando la propria musica in una sala che poco alla volta scivola nel buio totale, per poi ritornare gradualmente alla luce.
Questa esperienza, di particolare importanza per lo studio dei rapporti tra musica e immagine, tra musica e buio, è raccontata da Cesare Picco in Musica nel Buio pubblicato da Add Editore.
LA MUSICA DEI NOTTURNI (F. CHOPIN)
Una musica che per definizione dovremmo pensare come dedicata all’oscurità della notte, più o meno illuminata dalla luna, è quella dei “Notturni”. Fryderyk Chopin, in particolare, si è dedicato a questo tipo di composizione producendone ben 21.
A titolo di esempio ne riportiamo uno dei più noti e famosi, il Notturno n. 2 Opera 9, eseguito da Maurizio Pollini.