La luce dei bambini: luce del giorno o luce del sole?

LA LUCE DEI BAMBINI: LUCE DEL GIORNO O LUCE DEL SOLE ?

Non possiamo dare per scontato, parlando con i bambini (ma non solo), che “luce del giorno” e “luce del sole” abbiano per loro lo stesso significato.

Non è così, stando almeno a quello che essi ci dicono (e disegnano) riguardo al giorno e alla notte.

ALESSIA M EMMA GIULIA LEO LETIZIA MATTIA NOEMI SAMUELE

FRANCESCO: Il buio e’ la notte.

LETIZIA: Il mondo è  diviso in due parti, in una c’è il buio, nell’altra c’è il giorno.

ERIKA: la notte arriva dal cielo perché da qualche parte del cielo fa buio, viene per un po’ da noi e poi va da un’altra parte.

Come si vede, i bambini chiamano la luce “giorno” e il buio “notte” e le pensano come entità separate ed alternative.

A pensarci bene, questa separazione della luce dalla sua sorgente naturale può trovare il suo fondamento proprio nella percezione quotidiana del fenomeno.

E’ indubbio che il giorno richieda la presenza del sole, ma che la sua luce derivi da quella del sole non è altrettanto evidente.

Le foto che seguono fissano tre momenti particolari del giorno: l’aurora, che precede il sorgere del sole; l’alba, il momento in cui il sole sorge sopra l’orizzonte; il mezzogiorno, il momento in cui il sole culmina in cielo nel punto più alto della sua traiettoria (date alcune sovrapposizioni e confusioni tra i termini che indicano le varie parti del giorno, sarebbe quantomai opportuno un chiarimento linguistico-etimologico NOMI_PARTI_GIORNO).

IMG_7722  IMG_7738  DISCO_SOLARE

Nella prima foto, scattata al mattino prima del sorgere del sole, il cielo prende la luce e i colori  dell’aurora (inizialmente lilla-lavanda, tende poi al pesca-arancio). In questo momento possiamo dire che: c’è la luce del giorno, ma il sole ancora non appare!

Nella seconda foto, il sole fa la sua comparsa sorgendo sopra l’orizzonte: il suo aspetto è quello di un disco rosso vivo, sullo sfondo di un cielo rosso arancio.

Nella terza foto il disco del sole è diventato di un biancore abbacinante, sullo  sfondo di un cielo azzurro.

Bisogna, inoltre, registrare un’altra differenza fondamentale: la luce del sole ci appare molto più intensa e raccolta all’interno del disco solare;  la luce del cielo, invece, è presente dovunque in forme e colori variabili, nell’azzurro del cielo sereno, nel rosso dell’alba e del tramonto, nel grigiore delle nubi o della nebbia.

Non è così immediato pensare che si tratti della stessa luce, soprattutto quando il sole è già tramontato ed il cielo è ancora luminoso.

UN PRECEDENTE ILLUSTRE: LA GENESI

Che non si tratti di una visione “infantile” , ma di una concezione antica e ben radicata. Un precedente illustre di questa distinzione tra “luce del sole” e “luce del giorno” la troviamo addirittura nel libro della Genesi.

Abbiamo già visto che la luce fu creata nel primo giorno della creazione e che fu chiamata “giorno” (la prima luce è la luce del giorno ):


Iddio disse : “ Sia la luce!”. E la luce fu. Iddio vide che  la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte.

1-separaz-luce-tenebre

Proseguendo nella lettura si scopre che il Sole, la Luna e le Stelle vengono creati soltanto al quarto giorno.

Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra».  E così avvenne.

Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle.   (Genesi, 14-16)

La creación de los Astros- Miguel Angel

Come si vede, c’è in primo luogo una separazione temporale tra la creazione della luce del giorno e il Sole.

Ad essa si aggiunge una netta distinzione di funzioni. Il Sole (insieme alla Luna e le Stelle) non è la causa prima della luce del giorno, ma sembra essere, piuttosto, un segno  distintivo per il giorno, la notte, le stagioni, gli anni, con funzioni di calendario.

La funzione di illuminazione appare del tutto secondaria e limitata alla Terra.

Funzione analoga  svolge la Luna nei confronti della notte.

Non poteva darsi separazione più netta tra “la luce del sole” e “la luce del giorno”.

Anche di questi aspetti i nostri piccoli collaboratori hanno dato testimonianza:

ENRICO:  la terra gira e la città che incontra il sole si illumina.

SOFIA: sorge il sole e fa venire la luce… quando va via viene la notte.

ALESSIA: diventa buio perché il mondo gira e va a finire proprio davanti la luna che fa diventare notte.

LETIZIA: diventa buio quando il sole tramonta cioè va via e diventa notte grazie alla luna.

LA DIFFUSIONE DELLA LUCE NELL’ATMOSFERA: UN CONCETTO NON IMMEDIATO

Per capire che “luce del giorno” e “luce del sole” sono la stessa cosa occorre fare un lungo percorso ed arrivare a scoprire il fenomeno della diffusione (scattering) a cui da luogo la luce del sole quando interagisce con l’atmosfera terrestre.

E’ quanto cercheremo di chiarire nel capitolo:“Cieli azzurri e rossi tramonti”.

Per il momento ci si potrà limitare, specie con i bambini, ad osservare la fenomenologia offerta dalle diverse situazioni di illuminazione.

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