LA SEZIONE AUREA DAGLI ALBORI DELLA CULTURA OCCIDENTALE ALLA TEORIA ASTRONOMICA DELLE STRINGHE
All’approfondimento del ruolo svolto dalla sezione aurea nei diversi campi dell’attività artistica e scientifica è stato dedicato il Convegno presieduto e coordinato da Piergiogio Odifreddi.
Nella relazione di apertura, Variazioni su un Tema Aureo, lo stesso Odifreddi ha sviluppato la trattazione della Sezione Aurea nel campo della matematica, dove il tema ha visto la sua nascita.
Nella sua relazione, Recondita armonia, Piero Marconi ha illustrato il ruolo svolto dalla sezione aurea in campo musicale, facendo particolare riferimento a Bach e Bela Bartok. Nei 48 preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato Bach popolarizzò il sistema di temperamento equabile tuttora in uso, che consiste nella divisionedell’ottava in dodici semitoni uguali tra loro, e che corrisponde matematicamente ad una “spirale aurea”. Bela Bartok, da parte sua era così affascinato dalla sezione aurea, che la usò ripetutamente per equilibrare le parti della Musica per archi, percussioni e celesta e della Sonata per due pianoforti e percussioni.
Aldo Fasolo, Bellezza della biologia, ha descritto come la sezione aurea compaia in innumerevoli fenomeni naturali, spesso approssimata dal rapporto tra due termini successivi della sequenza scoperta da Fibonacci, la successione che parte da 0 e 1 e procede sommando i due numeri precedenti: 0, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ….
Le apparizioni della sequenza di Fibonacci in natura sono così numerose da riempire i numeri di una rivista quadrimentrale The Fibonacci Quarterly.
Giuliano Gresleri, Quando i moderni progettavano con i numeri, ha illustrato come la sezione aurea, importante paradigma di proporzione estetica nella pittura, sia stato accolto largamente nella scultura e nell’architettura. L’opera di Ernst Neufert ( 1936 ), tradotta in italiano col titolo Enciclopedia pratica del costruire, è stata fondamentale per la formazione di generazioni di architetti nel dopoguerra. Essa si basa sulla osservazione che tutti gli oggetti costruiti dall’uomo ( utensili, architetture, ambiente urbano, paesaggio ) sono in stretta relazione dimensionale col suo corpo; gli utensili divengono così dei prolungamenti delle membra, e le architetture che l’uomo abita sono contenitori proporzionati alle funzioni che vi esplica.
Neufert raccoglie e proietta in un sistema divulgativo moderno, una tradizione che risaliva a Durer ( e più indietro ad Alberti, Leonardo, Policleto ); la figura dell’uomo come misura dell’universo , basata sulla sezione aurea, riassume la filosofia del suo lavoro.
Partendo dalla ripartizione armonica del corpo umano Le Corbusier sviluppò la sua teoria delle proporzioni in architettura incentrata sul Modulor, secondo la quale il corpo umano è divisibile in tre parti ( l’altezza del corpo con il braccio alzato, l’altezza del plesso solare e la distanza dal plesso alla sommità del capo ) che formano una serie armonica. Basandosi sulla applicazione della sezione aurea, sia le dimensioni generali che quelle particolari dei suoi edifici entrano in un complesso gioco di tracciati, che rendono perfette, eleganti e magiche le sue costruzioni.
Significativa è la contemporanea esperienza avviata da Walter Gropius e Adolf Meyer al Bauhaus di Weimar. Gropius, in particolare, credeva nella possibilità di una sintesi delle arti e finalizzò a questo obiettivo tutto il suo insegnamento.
“ Noi partivamo dalle tre dimensioni … parlavamo delle forme originali delle superfici, triangolo, quadrato, cerchio, e delle forme dei corpi che da queste si originano, tetraedro, piramide cubo, sfera, e analizzavamo i
significati simbolici di queste forme originarie di tutte le figure dello spazio, gli esiti della visione umana dell’immagine del mondo e le connessioni tra corpo e anima”.