L’esperienza del buio è una delle esperienze più emozionanti e significative.
E’ il ritorno alla situazione primordiale che tutti abbiamo vissuto nel ventre materno e che ha caratterizzato tutte le antiche cosmogonie, nelle quali il mondo viene alla luce emergendo dal buio e dall’acqua.
ll buio produce sensazioni contrastanti: da un lato il timore e il disagio per la perdita dei riferimenti visivi, dall’altro la curiosità per una situazione inconsueta e gravida di sorprese.
I bambini avvertono entrambe queste sensazioni; raccontano le loro paure del buio e accettano di discuterle, anche per cominciare a superarle. Quand’erano più piccoli, avevano paura che gli oggetti si dissolvessero nel nulla, quando il buio li faceva sparire alla vista; adesso hanno paura che il buio materializzi i mostri e i fantasmi, che vedono nei film o i ladri e gli assassini di cui sentono parlare.
Affrontare il buio insieme con i compagni e con le maestre li rassicura, permette loro di scoprire l’inconsistenza e la transitorietà di quello stato e di cominciare ad apprezzare altre dimensioni più rassicuranti e interessanti dell’assenza di luce.
“Adesso abbiamo fatto amicizia con il buio! Non abbiamo più paura!”- dicono con una punta di orgoglio e di spavalderia, ma è meglio non metterli troppo alla prova.