COSA SONO QUESTE OMBRE COLORATE CHE APPAIONO NELLA CAMERA OSCURA?
Cosa sono queste ombre colorate che appaiono all’improvviso sulle pareti della camera oscura ed assomigliano agli oggetti esterni in modo così impressionante?
Copie? Figure? Sembianze? Apparenze? Somiglianze? Doppioni? Impronte? Riproduzioni? Ritratti? Icone? Simulacri? Fantasmi? Spettri?
Abbiamo fatto un elenco di possibili sinonimi per definire quello che vediamo, ma sicuramente la prima parola che ci viene in mente è: IMMAGINE!
Nella nostra cultura l’immagine è diventata talmente pervasiva da assurgere quasi a modello di una conoscenza immediata ed “oggettiva”; niente di strano, quindi, che immagine ci sembri il termine più adatto per esprimere e riassumere tutte quelle sfumature di significato contenute nell’elenco di sinonimi che abbiamo proposto.
Ma è proprio quando un termine diventa inflazionato che aumenta il rischio di un suo uso meccanico e superficiale.
Poiché riteniamo, al contrario, che l’uso consapevole delle parole sia necessario per la consapevolezza del pensiero che quelle parole cercano di esprimere, riteniamo opportuna una analisi linguistica più approfondita di questo termine basilare.