OMBRA DI CHE COSA? OMBRA DELL’OGGETTO O DELLA SORGENTE?
Celata nell’ombra, sta l’immagine capovolta della sorgente!
Giunti a questo punto, possiamo riprendere l’ipotesi “ispirata” dal mosaico di Monreale: se l’ombra è il risultato della interazione tra il corpo e la sorgente luminosa, in essa dovremmo poter riconoscere non solo la forma dell’oggetto, ma anche quella della sorgente.
Per rimanere nel clima della suggestione artistica e religiosa esercitata dal mosaico di Monreale, potremmo allestire un semplice esperimento nel quale la necessaria schematizzazione operativa non faccia perdere, tuttavia, il valore simbolico della rappresentazione. La sorgente di luce ( Dio ) sarà costituita, pertanto, da tre sorgenti puntiformi ( LED o candele ) disposte sui vertici di un triangolo equilatero ( il triangolo, con l’occhio nel centro e i raggi luminosi all’esterno è uno dei simboli ricorrenti della Trinità; in questo caso il triangolo è rovesciato solo perché sia coerente con le ombre che mostreremo).
Accendendo in successione le tre sorgenti si produrranno, come abbiamo già visto, tre ombre: una centrale più in alto e due laterali più in basso.
Sarà facile, a questo punto, far notare che una tale disposizione delle ombre dipende da quella delle tre sorgenti: la sorgente più in basso farà l’ombra più in alto; la sorgente a sinistra farà l’ombra sulla destra e la sorgente di destra farà l’ombra a sinistra .
Si può dire, dunque, che la disposizione delle ombre riproduce la forma rovesciata della sorgente ( costituita in questo caso da tre punti luminosi ).
Considerando un punto particolare del corpo ( ad es, la sommità del capo ) si potrà anche affermare che:
Ogni punto del corpo riproduce la forma rovesciata della sorgente!
Variando opportunamente il rapporto tra le dimensioni dell’oggetto e della sorgente e le relative distanze dallo schermo si creeranno le condizioni per le quali nell’ombra complessiva a volte prevarrà la forma dell’oggetto, a volte quella della sorgente. In particolare:
a) Quando la sorgente è piccola oppure lontana dallo schermo prevale la forma dell’oggetto.
b) Quando l’oggetto è piccolo oppure lontano dallo schermo, prevale la forma della sorgente .
Possiamo concludere, pertanto, che:
L’ombra è al tempo stesso ombra dell’oggetto ed ombra della sorgente!
La prevalenza della forma dell’una o dell’altro nell’ombra complessiva dipende dal rapporto tra le loro dimensioni e le loro distanze.
I due casi limite si hanno quando la sorgente o il corpo si riducono ad un unico punto. Nel caso di una sorgente puntiforme avremo un’unica ombra, perfettamente nitida, del corpo; nel caso in cui sia il corpo a ridursi ad un punto, avremo un’ombra perfettamente nitida ( ma capovolta ) della sorgente luminosa.