La maniera più semplice per iniziare potrebbe sembrare quella di guardarci reciprocamente negli occhi, ma scopriremo presto che si tratta di un esercizio molto impegnativo e per niente banale.
Guardarsi negli occhi può creare emozioni molto forti : piacere, imbarazzo, pudore, vergogna, paura, gioia, tristezza, disagio. La letteratura è percorsa continuamente da sguardi d’amore, di odio, di pietà, di sfida; pudichi o sfacciati, diritti o sfuggenti,…..
Gli occhi di una persona ci mettono in contatto con la sua anima. Gli occhi sono “ lo specchio “, “le finestre “ dell’anima”.
Se qualcuno ci guarda, ci sentiamo osservati in superficie, ma se ci guarda negli occhi è come se entrasse dentro di noi e potesse vedere i nostri pensieri. Viceversa, sono i nostri occhi, più che le parole, a rivelare i nostri veri pensieri e sentimenti, convinzioni e incertezze, sincerità o menzogne. Possiamo fare gli occhi dolci o cattivi, attenti o distratti, freddi o radiosi, ……
Per tutte queste ragioni ci risulterà difficile (per fortuna) guardare negli occhi della persona che abbiamo di fronte con lo sguardo freddo e distaccato di un anatomista.
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