Cosa sappiamo realmente di Cristoforo Colombo e della sua impresa?
A dispetto della grande popolarità del personaggio, ne sappiamo poco e male.

Come spesso succede, un coacervo di ricordi scolastici, letture, trasmissioni e quiz televisivi si sedimenta col tempo nell’immaginario collettivo, dando luogo a una conoscenza lacunosa e contraddittoria, che può essere superata solo con l’applicazione sistematica di un rigoroso metodo storico e scientifico.

“La scoperta de l’America” del poeta dialettale romano Cesare Pascarella, rappresenta bene in modo colorito e divertente il modo ingenuo e popolare di immaginare l’impresa di Colombo.

“Il Diario di bordo del primo viaggio”, scritto personalmente da Colombo e la successiva “Epistola de su gran descubrimiento”, che Colombo scrisse a Gabriele Sanchez, tesoriere del Re per documentare la sua scoperta, sono, invece, i documenti che riporteranno l’impresa nelle sue dimensioni storiche.