TERMINOLOGIA DELLE OMBRE
Ora che abbiamo verificato (almeno sulle brevi distanze) l’ipotesi della propagazione rettilinea, possiamo utilizzarla per definire alcuni termini geometrici e linguistici con i quali si definiscono solitamente le ombre. Faremo per questo riferimento allo schema seguente:
(Lo studio fotografico sulle ombre dell’uovo è stato pubblicato il 16 ottobre 2012 su sito elichenuove).
Come si vede lo schema si riferisce ad un caso molto particolare, in quanto rappresenta una sorgente puntiforme che illumina la parte anteriore di un oggetto di forma sferica e produce un’ombra circolare su uno schermo disposto perpendicolarmente all’asse che passa per la sorgente e il centro della sfera.
Se la sorgente non fosse puntiforme, ma estesa, se l’oggetto avesse una forma qualsiasi e lo schermo fosse inclinato, l’ombra avrebbe una forma del tutto differente; questo non inficia, però, il valore generale dei termini che andremo a definire.
Ombra propria: è l’ombra che si crea sulla superficie dell’oggetto (in quella posteriore o in quella anteriore quando ci sono delle sporgenze).
Ombra portata: è l’ombra che si crea sullo schermo (pareti o pavimenti).
Linea d’ombra : è la linea di separazione tra la zona chiara e la zona scura (si riferisce sia all’ombra propria, sia a quella portata).
Zona d’ombra, è la parte di spazio delimitata dalla linea d’ombra sull’oggetto e la linea d’ombra sullo schermo; si tratta propriamente di un tronco di piramide avente per basi le due linee d’ombra. Nell’uso comune si usa spesso l’espressione “cono d’ombra“,per indicare la zona d’ombra creata da un oggetto. A rigori si potrebbe parlare di cono d’ombra ( tronco di cono, per la precisione) solo nel caso che l’oggetto sia di forma sferica. In tal caso caso il tronco di cono verrebbe ad avere una base minore di forma circolare ed una base maggiore di forma ellissoidale (sezione conica sullo schermo).
Sappiamo però che in geometria un cono può essere considerato come un caso particolare di piramide di base circolare, dove il numero delle facce oblique è infinito.