LE CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO SCIENTIFICO
Quali sono le caratteristiche del linguaggio scientifico?
Diverse ricerche sono state svolte sulle caratteristiche del linguaggio scientifico, con una attenzione particolare ai manuali scolastici, che rappresentano il principale supporto all’azione didattica dell’insegnante e finiscono per rappresentare il modello linguistico prevalente.
Le diverse analisi sembrano convergere su alcune caratteristiche del linguaggio adottato, rilevandone alcuni aspetti problematici, che potrebbero essere alla base di una diffusa “repulsione” nei confronti della prosa scientifica.
Il linguaggio tecnico-scientifico rappresenta l’esempio più tipico di lingua speciale in senso stretto, intendendo per lingua speciale (M. Cortellazzo 1988):
una varietà funzionale di una lingua naturale, dipendente da un settore di conoscenze o da una sfera di attività specialistici, utilizzata, nella sua interezza, da un gruppo di parlanti più ristretto della totalità dei parlanti la lingua di cui quella speciale è una varietà, per soddisfare i bisogni comunicativi (in primo luogo quelli referenziali) di quel settore specialistico; la lingua speciale è costituita a livello lessicale da una serie di corrispondenze aggiuntive rispetto a quelle generali e comuni della lingua e a quello morfosintattico da un insieme di selezioni, ricorrenti con regolarità, all’interno di forme disponibili nella lingua.
IL CONTESTO DIDATTICO E PEDAGOGICO: A CHI CI RIVOLGIAMO?
Ferme restando le esigenze di rigore del linguaggio specialistico, è importante, tuttavia, tenere ben presente la diversità del contesto in cui si opera. Diverso è il linguaggio di una comunicazione scientifica con cui uno scienziato comunica ad altri scienziati le sue conclusioni, dal linguaggio con cui l’insegnante porta i propri allievi ad acquisire nuovi termini, concetti e metodologie, compiendo un percorso di graduale apprendimento: nessun insegnante parla ai propri allievi come un libro stampato!
La stessa considerazione vale per il linguaggio del manuale scolastico, per il quale occorre domandarsi se esso debba svolgere il ruolo di catalogo di “istruzioni per l’uso” o debba, piuttosto essere uno strumento di accompagnamento e di stimolo culturale.