Čechov nel1888, scriveva:
«Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l’uno e l’altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici».
ARBORETO SALVATICO
In questo libro Mario Rigoni Stern con la consueta poesia e la semplicità delle cose vissute, ci guida alla conoscenza del mondo vegetale, attraverso un racconto che narra vicende mitologiche, proprietà e caratteristiche botaniche, usi tradizionali degli alberi delle sue e nostre montagne, ma anche del più campagnolo melo, del ciliegio, dell’ulivo, con il cui legno Ulisse edificò il proprio letto nuziale, del castagno, della grande quercia.
Con lo stesso spirito poetico e scientifico Alessandra e i ragazzi hanno cercato, nel Laboratorio Didattico, di riscoprire le caratteristiche, le proprietà e la storia degli alberi presenti nel nostro giardino, i compagni silenziosi e protettivi delle loro giornate trascorse alla Serra. Ad ognuno di essi hanno restituito il nome e l’identità, sottraendoli all’anonimato dell’essere considerati semplicemente: alberi, cespugli, erbe.
I PLATANI CHE FANNO OMBRA ALL’EDIFICIO CENTRALE
I FICHI ACCANTO ALLA STRUTTURA POLIVALENTE (EX TIPOGRAFIA)
IL QUERCIOLO IL TIGLIO
IL PROGETTO DI UN PARCO BOTANICO PER LE SCUOLE E IL TERRITORIO
Perché non immaginare che quanto abbiamo allestito per l’incontro su “Science Therapy, possa diventare un’attività permanente del Centro? In fondo la dimensione “botanica” è scritta nelle origini stesse del Centro, insediato in una vecchia casa colonica ristrutturata, che conserva intorno una discreta porzione del terreno agricolo originario. La denominazione stessa, “La Serra“, deriva dalle attività vivaistiche che vi furono svolte.
Abbiamo anche la fortuna di avere con noi Nicola Vojvodic, che oltre ad essere un ottimo educatore è anche laureato in agraria e cura già il verde che circonda il Centro. Collaborando con l’Istituto Agrario e l’Università, si potrebbe offrire un’occasione importante di educazione non solo ambientale, ma anche sociale alle Scuole del Territorio, che avrebbero modo di scoprire una visione totalmente nuova della cosiddetta “disabilità”.
REALIZZAZIONE DI UN ERBARIO
Come primo piccolo passo in direzione del Parco Botanico si è deciso di costruire un erbario delle piante presente alla Serra e nei campi circostanti.
Per realizzare questo progetto abbiamo chiesto la collaborazione dell’Associazione Culturale “Chi mangia la foglia” , che attraverso la prof.ssa Marta Tarquini ci ha aiutato a impostare e realizzare il nostro erbario.