CONCLUSIONI

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CONSIDERAZIONI FINALI

L’incontro di Sabato 24 settembre 2016 presso il C.S.E.R. “LA SERRA” ci consente di trarre alcune conclusioni importanti e di ipotizzare  sviluppi  ulteriori delle nostre attività.

Schematicamente possiamo dire che:

  1. LA CULTURA E’ UN IMPORTANTE FATTORE DI SALUTE, BENESSERE E FELICITA’. E’ dimostrato che esiste uno stretto rapporto tra la partecipazione della popolazione alle attività culturali e il suo stato di salute, inteso nel senso più ampio di “pieno benessere fisico, psicologico e sociale”, secondo la definizione dell’OMS.
  1. CULTURA E’ LA STRETTA INTEGRAZIONE DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI.   Questo rapporto non riguarda solo le attività culturali di tipo artistico (musico-terapia, arte-terapia, teatro-terapia), ma interessa anche le scienze, sebbene queste continuino ad essere percepite nell’opinione corrente come ostiche, difficili da capire, capaci d’indurre sensazioni di frustrazione e disagio, piuttosto che di piacevolezza e benessere.
  1. LA CULTURA VA PRATICATA ATTIVAMENTE E NON FRUITA PASSIVAMENTE.       La ragione principale che riduce i benefici delle attività culturali è la loro fruizione passiva. Ascoltare un concerto, assistere a uno spettacolo teatrale o leggere un libro fa bene, ma suonare uno strumento, cantare in coro, recitare e scrivere, fa molto meglio. Allo stesso modo fare con le proprie mani un esperimento di fisica, di chimica o biologia, fa molto meglio che vederlo in televisione o leggerlo sul libro o sentirlo spiegare alla lavagna.

4. L’APPROCCIO METODOLOGICO DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE DI TIPO     EMOZIONALE, ESPERIENZIALE, MULTISENSORIALE E INTERDISCIPLINARE.

5. L’INCONTRO CON LA DISABILITA’ SOLLECITA UN CAMBIO DI PARADIGMA CULTURALE

Questo è sicuramente l’elemento più nuovo che emerge con forza dal nostro incontro.       Il problema non è più di valutare in quale misura persone normali o disabili riescono ad accedere alle proposte didattiche e culturali che vengono loro avanzate.

Sono queste proposte, al contrario, che devono passare al vaglio delle persone normali e disabili  per verificare la propria validità.

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