Solo negli ultimi anni delle Scuole Superiori gli studenti imparano a calcolare la DERIVATA e L’INTEGRALE di una FUNZIONE, con un metodo matematico, che viene chiamato CALCOLO DIFFERENZIALE.
E’ difficile immaginare che concetti e metodi di questa portata possano essere proposti ai bambini della scuola dell’Infanzia, per di più attraverso un’attività manuale come il ricamo, ritenuta da sempre priva di particolari contenuti intellettuali e formativi.
La realtà, però, non segue la artificiosa gradualità dei programmi scolastici e si presenta da subito in tutta la sua complessità, senza fare distinzioni di età, di sesso e di condizione sociale. La sfida della realtà è uguale per tutti e ognuno risponde mobilitando le capacità e i mezzi di cui dispone. La formazione dei concetti matematici nasce dalla osservazione, manipolazione e studio dei fenomeni fisici e inizia fin dall’infanzia.
Abbiamo già visto come la pratica del ricamo consolidi concretamente nel bambino non solo l’idea della retta ( punti che si mantengono nella stessa direzione), ma anche quella del cambio di direzione (o inclinazione), nel quale è insito il concetto di derivata.
Il Punto Croce permette di familiarizzare anche con l’idea di Integrale, che permette di calcolare l’area compresa tra la curva della funzione e l’asse delle ascisse.
Contare quanti punti croce sono stati necessari per riempire quello spazio, equivale a misurarne l’area, assumendo il punto croce come unità di misura.
Così facendo, il bambino applica nella sostanza quel procedimento che in matematica è noto come metodo di esaustione, che consiste nell’approssimare l’area racchiusa nella curva con un insieme di rettangoli aventi una base molto piccola.
E’ interessante notare come visto dal rovescio, il ricamo mostri in verticale il valore della funzione nei diversi punti.
DRITTO ROVESCIO