Giorno e Notte

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A proposito di ombre del sole, non potevamo trascurare quella grande ombra che esso produce sulla Terra e che noi chiamiamo notte.

Per affrontare il problema ci siamo serviti di una candela per simulare il sole e di una palla di polistirolo al posto della Terra.

A proposito, va bene una palla per rappresentare la Terra? Siete sicuri che la Terra sia rotonda? Si! Me l’ha detto mamma! A me l’ha detto la maestra! Io l’ho visto in televisione!

Di fronte a un tale schieramento di autorità costituite abbiamo dovuto arrenderci, limitandoci ad affacciare qualche timido dubbio. Timidi, si fa per dire, perché sono i dubbi che hanno travagliato l’umanità per qualche secolo. Se la Terra è rotonda, perché non cadiamo di sotto come fa questo pupazzetto, appena lo spostiamo un po’ in avanti?

Le risposte più belle: Perché siamo attaccati a terra! Perché la terra “fluttua”.

Visto che per la giusta risposta si è dovuto aspettare nientemeno che Newton, ci siamo accontentati e siamo passati alla rotazione del sole-candela attorno alla Terra-palla (per il momento siamo rimasti nel sistema geocentrico, anche se sapevamo che le “autorità“ avevano già informato i bambini che è la Terra a girare e non il sole). Così abbiamo simulato i vari momenti del giorno: alba, mezzogiorno, tramonto, mezzanotte.

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Giocando con modelli di questo tipo si possono introdurre anche i primi concetti di astronomia, dal momento che la prima astronomia, quella antica, è stata soprattutto un’astronomia di ombre: meridiane, fasi lunari, eclissi, ecc.

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